Pitture
La sezione dei dipinti raccoglie poche ma significative opere. Con l’eccezione dell’antica tavola Madonna col Bambino, tutti i dipinti esposti nel museo, provengono dalla chiesa del Santo Sepolcro, databili tra il XVII e il XVIII secolo.
La più significativa delle opere esposte è il dipinto su tavola della Madonna con Bambino, databile al XIV secolo e riferibile ad ambito senese. Il Bambino tiene nella mano sinistra una croce, mentre nella destra si intravede poggiato un uccellino ad ali aperte. Ampie ridipinture, riconducibili alla bottega cagliaritana dei Cavaro databili al XVI secolo, hanno interessato la quasi totalità dell’opera, ad eccezione del volto della Madonna, che testimonia l’antichità della tavola. L'opera è stata donata dalla famiglia Zanda al Museo del Tesoro nel 1995.
Tra i più pregevoli, proveniente dalla chiesa del Santo Sepolcro è sicuramente il dipinto dell’Ecce Homo: Gesù flagellato è raffigurato frontalmente nell’atto di chiedere ragione delle percosse subite mentre nel verso è dipinta la schiena del Signore trasformata tutta in una piaga. L'opera è stata attribuita a Jan Bilevelt, pittore di origine fiamminga e fratello laico gesuita operante a Sassari nella prima metà del Seicento.
Attribuiti al pittore Giuseppe Deris sono i quattro grandi ritratti della famiglia del vicerè di Sardegna Antonio Lopez de Ayala y Velasco, conte di Fuensalida che, entro il 1686, fece completare la grande cappella di Nostra Signora della Pietà nella chiesa del Santo Sepolcro, dalla quale provengono.