Il muro in opus africanum
La strada venne ristretta tra V-VI sec. d.C. attraverso la costruzione di un muro in opus africanum o "a telaio", costituito da blocchi legati con malta di fango e spazi tra i setti verticali colmati da schegge calcaree o laterizi. Il suo nome rivela l’area di sviluppo, l’Africa, ma la sua origine è incerta, forse riconducibile all’ambito fenicio.
Attestata in Sardegna già in età punica e largamente diffusa in epoca romana, riprese tra V e VI secolo, forse riportata dall’Africa durante il periodo vandalico. Questo setto chiuse l’accesso di un ambiente con soglia litica: il vano fu interessato da diverse fasi d’uso e innalzamenti del piano di calpestio. Al momento del suo rinvenimento vi era un recinto posticcio quale ricovero per animali.
