Archivio storico
La centralità della parrocchia di Sant’Eulalia nella vita religiosa e culturale del quartiere della Marina ha favorito il sedimentarsi, nei secoli, di un complesso archivistico che, sebbene sia giunto a noi depauperato anche in seguito agli eventi bellici del 1943, costituisce uno degli archivi parrocchiali più interessanti della Sardegna in relazione sia all’importanza della documentazione conservata, sia alla sua consistenza.
Il fondo comprende la documentazione relativa alla collegiata di Sant’Eulalia e gli archivi aggregati delle arciconfraternite del Santissimo Sacramento (con sede nella parrocchiale), del Santissimo Crocifisso dell’Orazione e della Morte (estinta, con sede nella chiesa del Santo Sepolcro) e della Santissima Trinità e Sangue di Cristo (con sede nella chiesa di Santa Lucia). Nel complesso il materiale conservato è di grande interesse, perché consente di analizzare aspetti diversi della storia religiosa, sociale, economica e culturale della città di Cagliari dai primi del XVI secolo alla metà del XX.
Le serie principali dell’archivio della collegiata sono le seguenti:
- Deliberazioni di giunta del Capitolo della Collegiata (1621-1925)
- Atti notarili sciolti (1563-1888)
- Registri dei censi (1547-1668)
- Lettere pastorali, circolari e decreti (1693-1929)
- Documentazione di carattere amministrativo (legata e sciolta) (secc. XVII-XX)
- Puntazioni (1814-1866)
- Manuali delle messe (1803-1912)
Gli archivi aggregati delle confraternite costituiscono dei complessi documentari autonomi: la congregazione del Santissimo Sacramento ebbe tra i suoi compiti quello della diffusione e promozione della devozione eucaristica e l’assistenza ai poveri del quartiere. Gran parte della documentazione andò perduta con i bombardamenti del 1943. Buona parte dei documenti superstiti, tra cui si segnalano i Mandati di pagamento (1751-1893), è di carattere amministrativo. L’archivio dell’arciconfraternita del Santissimo Crocifisso dell’Orazione e della Morte venne aggregato in seguito all’estinzione della confraternita stessa alla metà del Novecento e costituisce la sezione numericamente più cospicua dopo quella della collegiata. È composto da documenti di notevole interesse e antichità: da segnalare in particolare le Pergamene (36 unità, 1519-1883) – alcune riccamente miniate – che attestano l’aggregazione della confraternita a quella omonima di Roma e la concessione di indulgenze e privilegi di vario genere, le serie amministrative legate alla gestione economica del notevole patrimonio immobiliare e dei lasciti e legati testamentari e infine materiale concernente il compito principale del sodalizio, che era quello di provvedere alla sepoltura dei defunti privi di mezzi. Infine i documenti dell’arciconfraternita della Santissima Trinità e Sangue di Cristo, che sono quantitativamente modesti ma non di scarso interesse. Essi vennero trasferiti presso l’archivio parrocchiale dopo la parziale demolizione (1947) della chiesa di Santa Lucia, sede storica del sodalizio. La documentazione conservata copre un arco cronologico che va dal XVII secolo al 1950 circa.