MUTSEU

MUTSEU

Cagliari
  • Frontespizio di registro contabile dell'Arciconfraternita del Santo Sepolcro, 1749-1816
  • Pergamena con sigillo, 1604

Archivio

Al pianterreno del Museo di Sant'Eulalia è ubicato un complesso archivistico costituito dalla documentazione della chiesa parrocchiale e dai fondi aggregati delle arciconfraternite del Santo Sepolcro, del Santissimo Sacramento e di Santa Lucia. Esso conserva pregevoli documenti pergamenacei, volumi, registri e carte sciolte, i quali decorrono dal XVI sino alla prima metà del XX secolo.

L'archivio parrocchiale, il più consistente del corpus citato, testimonia con le sue serie principali (Verbali delle adunanze, Puntazioni, Manuali delle messe Atti notarili, Quietanze, Cause civili, Decreti dell'autorità ecclesiastica superiore), soprattutto l’operato in campo religioso, economico e sociale del collegio di presbiteri presente a S. Eulalia dal 1622 ai primi decenni del’900, i rapporti che esso ebbe con i vertici ecclesiastici, con gli abitanti della Marina, con istituzioni ed enti diversi.

Non meno importanti per la conoscenza delle associazioni laicali cagliaritane sono gli archivi delle arciconfraternite, confluiti nella parrocchia di S. Eulalia nel dopoguerra. All’archivio del S. Sepolcro (secc.XVI-XX, 1° metà) appartengono, ad esempio, 33 pergamene, di cui alcune miniate, le quali attestano l’aggregazione dell’associazione a quella romana corrispettiva, nonche la concessione al sodalizio cagliaritano di privilegi e indulgenze da parte di pontefici e cardinali. Diversi registri contabili dei secoli XVIII-XIX documentano, invece, la gestione del cospicuo patrimonio che l’ente accumulò nel tempo, mentre il compito statutario di dare cristiana sepoltura ai morti poveri e abbandonati emerge da diversi documenti del fondo confraternale.

Sebbene depauperato dagli eventi bellici, l’archivio della congregazione del SS. Sacramento (secc. XVI-XX, 1° metà), che fu attiva a S. Eulalia sino all’anteguerra, conserva ancora alcuni interessanti documenti, nonchè la serie organica dei Mandati dipagamento (1751-1893), la quale consente di ricostruire l’attività della confraternita, volta a diffondere la devozione eucaristica e ad assistere i bisognosi del quartiere della Marina.
Più esigua e frammentaria è, invece, la documentazione dell’arciconfraternita di S.Lucia (secc.XVII-XX, 1° metà), i cui membri erano chiamati germans vermells dall’abito rosso che indossavano.